Brani scelti
di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Brani scelti
di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Gli esseri umani, per la maggior parte, sono capaci di provare sensazioni straordinarie quando mangiano, bevono, si baciano ecc., ma se li mettete davanti a un sorgere del sole non provano niente, si annoiano. Perché? Perché sono troppo sotto l'influsso della loro natura inferiore, la quale reagisce solo alle sensazioni più grossolane; invece, i raggi del sole, così sottili, li lasciano indifferenti.
Il criterio per il discepolo che comincia ad avanzare lungo il cammino dell'evoluzione è che diventa sensibile ai raggi del sole: sente che quei raggi gli parlano, che gli danno la lucidità, la chiarezza, la pace, la gioia... I raggi del sole possono immergere nel rapimento il nostro cuore e la nostra anima, ma dipende da noi, dal nostro grado di coscienza, vivere quegli stati d’animo.
Prima di tutto, lavorare su se stessi
Chi entra in conservatorio per intraprendere lo studio del canto o di uno strumento, non si illude di essere in grado di cantare all’Opera o dare concerti dopo pochi mesi di studio. Ma allora, perché certe persone appena muovono i primi passi in una Scuola iniziatica immaginano di poter parlare con gli arcangeli, comandare alle forze della natura, guarire i malati, viaggiare nello spazio e così via? Su questo argomento regna una grande confusione nella mente di molti spiritualisti. Parole come “iniziazione” e “scuola iniziatica” il più delle volte fanno loro pensare a un insegnamento che li farà entrare rapidamente in possesso di facoltà e poteri soprannaturali. No, l’insegnamento che riceveranno chiederà loro dapprima di intraprendere un lavoro su se stessi, in modo da riuscire a disciplinare il proprio corpo fisico, i propri sentimenti e pensieri, e tale lavoro esige che essi accettino modestamente di fare ogni giorno piccoli sforzi. Saranno questi piccoli sforzi quotidiani a condurli molto lontano, ma essi devono iniziare a lavorare senza aspettarsi risultati grandiosi.
Ritrovare l’Anima Gemella in Sé Stessi
Coscientemente o inconsciamente, ogni essere umano cerca la propria anima gemella. In realtà la nostra anima gemella è noi stessi, è l’altro polo di noi stessi che vive in alto, accanto a Dio, nella perfezione e nella pienezza. Ecco perché, in tutte le Iniziazioni, il Maestro insegnava ai discepoli come ritrovare se stesso. In India, lo Jnana yoga presenta i metodi grazie ai quali lo yogi riesce a unirsi al suo Sé superiore, poiché è unendosi al proprio Sé superiore che egli si unisce a Dio stesso.
In Grecia ritroviamo lo stesso concetto espresso nella formula scritta sul frontone del tempio di Delfi: «Conosci te stesso». Questa frase non ha affatto il significato che generalmente le viene attribuito (ossia: sappi che sei un uomo e in quanto tale sei limitato). La vera conoscenza è una fusione dei due principi. È anche il senso delle parole della Genesi: «E Adamo conobbe Eva» o «Abramo conobbe Sara». «Conosci te stesso» significa dunque: trova l’altro polo in te stesso. Se siete uomo, l’altro polo è il principio femminile; se siete donna, è il principio maschile, con il quale vi fondete nella purezza e nella luce.
Prepararsi al Sonno come un Rituale di Luce
Per affrontare l’indomani bendisposti e portare in voi la gioia e la speranza, prima di addormentarvi fate entrare nella vostra mente i migliori pensieri affinché lavorino durante la notte. Non addormentatevi mai con un pensiero negativo, poiché durante il sonno i pensieri continuano ad agire.
E se, al momento di addormentarvi, vi sentite invasi dall’angoscia, alzatevi, accendete una luce, fate qualche esercizio di respirazione, dite una preghiera, oppure leggete una pagina di un pensiero elevato, un testo che vi cambierà le idee e vi calmerà… Poi coricatevi nuovamente
Se dopo un po' quel malessere dovesse riapparire, alzatevi di nuovo e ricominciate. Non rimanete coricati. Nella posizione orizzontale si è più passivi. Per dominare la situazione e resistere, ci sono casi in cui bisogna stare in piedi.
Durante il periodo della luna crescente, la sera, prima di addormentarvi, dite: «Come la luna si riempie, così il mio cuore si riempia d’amore, il mio intelletto si riempia di luce, la mia volontà si riempia di forza e il mio corpo fisico si riempia di vigore».
Libertà - essere capaci di non aspettarsi nulla dagli altri
Gli esseri umani sono straordinari: vogliono essere liberi e indipendenti, ma allo stesso tempo si aspettano sempre qualcosa dagli altri. Chiedono continuamente che si pensi a loro, che li si ami, che li si aiuti o si lavori al posto loro. Che contraddizione! Se volete veramente essere liberi, cominciate a non contare più così tanto sull’aiuto degli altri. Ciascuno ha le sue preoccupazioni, le sue difficoltà, allora un giorno si pensa a voi e l'indomani vi si dimentica, è normale. E anche ammettendo che tutti siano disposti ad aiutarvi, vi sentireste ancora insoddisfatti. Perché? Perché ciò di cui avete veramente bisogno, gli altri non possono darvelo, siete voi che dovete lavorare per acquisirlo. Ciò di cui avete veramente bisogno, è diventare più ragionevoli, più pazienti, più forti, più illuminati... Solo così sarete più liberi. E soltanto voi, con i vostri sforzi, potete riuscirci.
Lavoro
La natura, che è previdente, ha scoperto un mezzo insuperabile contro la pigrizia: la fame. Quando l'uomo ha fame, è costretto a darsi da fare per trovare qualcosa da mangiare: o produce da sé il suo cibo, oppure lavora per comprarselo. Se non avesse fame non farebbe nulla, questo è certo. La necessità è l'unico rimedio alla pigrizia. Ecco perché i pigri vanno lasciati nel bisogno, poiché sarà il bisogno a guarirli. Purtroppo si tratta di una verità che molte madri fanno fatica a comprendere; nel loro amore cieco vogliono risparmiare ai figli di trovarsi nel bisogno, ed è così che li spingono alla pigrizia e alla debolezza. Le madri sono in grado di capire molte cose, ma non comprendono che il vero amore consiste nel far lavorare i propri figli, poiché è nel lavoro che si può trovare tutto: la salute, la felicità, la potenza e il senso della vita.
Spirito - una fiamma che dobbiamo alimentare
Una fiamma è così debole che a spegnerla è sufficiente un soffio. Ma se la nutrite, essa può diventare un grande fuoco, e lo stesso soffio che prima la minacciava, ora invece la rinforzerà al punto che nulla potrà più resisterle. La fiamma è un simbolo dello spirito in noi, e se non la alimentiamo si spegnerà alla minima difficoltà. Si incontrano così molte persone che hanno lasciato spegnere in loro la fiamma dello spirito, ed ecco perché al minimo ostacolo si scoraggiano e crollano. Quanto a coloro che hanno imparato ad alimentare la fiamma con la preghiera, la meditazione e la contemplazione, non solo non vengono fermati dagli ostacoli, ma sono spinti ad andare ancora più lontano e con sempre maggior ardore. Le stesse difficoltà che abbattono i deboli, rafforzano invece tutti coloro che alimentano dentro di sé la fiamma dello spirito.
Estratto dal libro “Pensieri Quotidiani”
Ajna chakra - il nostro occhio interiore
L'occhio al centro di un triangolo è un simbolo molto diffuso nel cristianesimo e in certi movimenti spirituali. Secondo la tradizione, rappresenta l'occhio di Dio che vede tutto; ma ciò non significa, come certi credono ingenuamente, che Dio passi il suo tempo a osservare gli esseri umani e a prendere nota di tutte le loro azioni buone e cattive, per poi ricompensarli o punirli. In realtà l'occhio di Dio è in noi, e chi è in grado di percepire lo sguardo di quell'occhio avanza senza rischio di perdersi. Dipende da noi che il nostro occhio interiore sia aperto o chiuso. Gli yogi dell'India, che lo chiamano “terzo occhio”, lo collocano alla radice del naso. Nel sistema dei chakra, esso corrisponde al chakra Ajna. I nostri due occhi fisici formano con il terzo occhio un triangolo, o piuttosto diciamo un prisma. Quando un fascio di luce attraversa le pareti di un prisma, si scompone nei sette colori. Allo stesso modo, quando un fascio di luce spirituale viene a colpire il nostro terzo occhio, esso si scompone in altrettanti colori che rafforzano la nostra aura e la rendono sensibile alle realtà dell'anima e dello spirito.